Una scelta questa operata da parte del ministero che ha forse origine nelle difficoltà di trasmissione dati affrontate negli anni scorsi, in particolare nel 2016, primo anno del nuovo adempimento.
Il sistema tessera sanitario è bene ricordarlo è un progetto che mira a raccogliere i dati economici del comparto sanità al fine di creare una banca dati completa utilizzabile nella predisposizione del 730 online.

A questo proposito è importante ribadire la necessità di aggiornare sempre i dati presso l’Ordine Provinciale presso cui si è iscritti, in quanto la procedura di richiesta di credenziali incrocerà i dati inseriti al momento della richiesta con quelli presenti nell’Albo Unico FNOVI, e solo in caso di rispondenza positiva il sistema invierà le credenziali presso la PEC indicata (si ricorda che l’attivazione della PEC è un obbligo di legge, pertanto la mancata attivazione comporta l’impossibilità di operare nel sistema). Nel caso di mancata rispondenza dei dati, l’iscritto sarà invitato a comunicare i dati corretti al proprio Ordine di iscrizione.
Le strutture medico veterinarie organizzate in forma giuridica di società (s.r.l., stp ecc) il cui rappresentante legale è un medico veterinario non hanno l’obbligo di comunicare i dati al Sistema TS in quanto non rientrano tra coloro che sono autorizzate ai sensi del 8 ter della legge 502 del 1992: il rappresentante legale medico veterinario iscritto all’Albo ha la facoltà (non l’obbligo) di inviare i documenti emessi dalla società relativamente alle spese veterinarie, comunicando in fase di accreditamento, la Partita Iva della Società di cui egli è rappresentante legale.
Per ciò che riguarda le strutture medico veterinarie organizzate in forma giuridica di società il cui rappresentante legale non è un medico veterinario, non vige l’obbligo di invio dei dati.
Per ciò che riguarda gli studi associati, si rammenta che non devono essere richieste nuove credenziali ma la comunicazione può essere fatta da uno degli associati soci che ne abbia la titolarità a farlo aggiungendo alla propria Partita IVA quella dello Studio associato: in questo caso il Medico Veterinario iscritto dovrà fare due comunicazioni, una propria e una per lo Studio Associato.

Fonte FNOVI